Str@mbo è una famiglia di prodotti nata per valorizzare al massimo la tua musica.

  • Architettura Intel per il massimo delle prestazioni.
  • Hardware robusto, certificato per lavorare 24 / 7 con bassissimi consumi e senza rischio.
  • Impostazioni mirate al miglior risultato ottenibile
  • Sistema operativo ottimizzato
  • Architettura modulare per meglio assecondare ogni specifica esigenza
  • Configurato per la migliore esperienza di ascolto

Dedicato a tutti, anche ai meno esperti o a chi semplicemente non vuole ‘impazzire’ con comandi da terminale, dispone di una facile ed intuitiva interfaccia web per l’amministrazione.

LMS Controller

Lo Str@mbo incorpora l’esperienza maturata nel realizzare Squeezelite-R2 e C-3PO, alcuni dei componenti maggiormente utilizzati per la musica liquida, che gli autori hanno voluto ‘confezionare’ nello Str@mbo per  renderli disponibili  al massimo delle loro potenzialità.

Noi consigliamo e consegniamo lo Str@mbo impostato per Squeezelite-R2 lato client ed LMS (Logitech Media Server) con  C-3PO attivo lato server o in configurazione Ibrida

Questa soluzione garantisce altissime prestazioni, è ben collaudata (milioni di utenti al mondo)  e priva  di ulteriori costi di licenza o canone.

In alternativa a LMS è possibile utilizzare ROON, con ottimi risultati.

Potrai ascoltare la tua musica in uno qualsiasi dei tantissimi formati supportati o accedere ai tuoi servizi di streaming preferiti anche in alta risoluzione, come Spotify, Deezer, Qobuz e Tidal (**), ascoltare radio internet e, nei paesi in cui è possibile, accedere ai servizi di emittenti come la BBC ed ai loro fantastici canali tematici (***).

Il tutto da un piattaforma che puoi comandare comodamente da App dedicate, disponibili sia per IoS che Android e Windows (****) oppure da browser.

ROON Controller

(*) i marchi sono proprietà dei rispettivi proprietari, per alcuni software è prevista l’acquisizione di una specifica licenza d’uso aggiuntiva.
(**) per alcuni servizi di streaming è necessaria la sottoscrizione di un abbonamento, da acquistarsi separatamente.
(***) alcuni servizi sono soggetti a restrizioni da parte dei rispettivi fornitori.
(****) Le App sono disponibili nei relativi stores, alcune prevedono un costo aggiuntivo.

Presentazione a cura di Marco Curti, sviluppatore.

Lo Str@mbo è uno streamer realizzato mediante una architettura a tre livelli:

  •  Player
  • Server
  • Controller

A differenza di altre soluzioni simili, i tre livelli sono completamente virtuali e possono essere distribuiti indifferentemente sulla stessa macchina o su macchine diverse connesse in rete tra loro.

Senza scendere in dettagli troppo tecnici, il compito del player è quello di ricevere uno stream dal server e trasferirlo alla porta USB e da questa al DAC nel modo più ‘ fluido’ possibile.

Detta così è semplice, ma cosa vuol dire ‘fluido’? Per il momento diciamo che meno cose deve fare la CPU del player, più lavora in modo ‘fluido’. C’è molto di più, ma ci torneremo.

La cosa più ovvia, quindi, è ‘separare’ il controller ed utilizzare uno smartphone, un tablet o un PC allo scopo.

 

 

     “Str@mbo quindi non ha il DISPLAY?!?” 

 

No… ma nessun problema, puoi utilizzare il tuo controller e il gioco è fatto! E senza intaccare le prestazioni audio. Semplice e funzionale

Già questo consente di evitare  mouse, tastiera, schermo e  scheda grafica, gli ultimi due di gran lunga i componenti più ‘rumorosi’ in un normale PC e tutti, essendo destinati all’interazione con l’utente, origine di interruzioni ad alta priorità alle attività del sistema.

Esattamente quello che lo Str@mbo si pone come obiettivo di evitare, per ottenere prestazioni superiori.

Per questo motivo lo Str@mbo integrato è già preferibile a molte soluzioni basate su hardware e sistemi operativi commerciali (come windows) con centinaia di processi destinati a gestire componenti assolutamente inutili a nostri scopi, come l’antivirus, ad esempio.

ll Server svolge funzioni fondamentali, come la gestione della libreria, il ‘supporto’ alla navigazione, l’accesso ai servizi di streaming o ai files su dischi locali o remoti,…  funzioni che, allo stesso modo, interferiscono con il compito ‘principale’ del player.

Poter spostare TUTTE le attività di controllo e servizio, come la gestione e navigazione della libreria su un Hardware diverso da quello dedicato al player, è una caratteristica del sistema che mette quest’ultimo  in condizione di operare al meglio e svolgere il suo compito, che è solo quello di

  1. prendere i dati in arrivo dal server
  2. decodificarli (se serve) nel formato richiesto
  3. pacchettizzarli ed inviarli via USB al DAC.

Quando il formato di input è lo stesso di quello di output (es. PCM non compresso) 2 è un ‘ponte’ che non fa praticamente nulla.

Quest’ultima  è la situazione  più desiderabile perché permette di minimizzare le ‘perturbazioni’ (IRQ) dovute alla gestione stessa dei buffer ed è possibile grazie a Squeezelite-R2.

Bisogna però prenderne vantaggio e qui interviene il sistema operativo, i suoi diversi kernel ed il certosino lavoro di ottimizzazione svolto per lo Str@mbo.

Collegandosi allo Str@mbo player mentre suona, si vedranno attivi pochissimi processi, contro il centinaio o più tipicamente attivi  in una macchina windows, pur ottimizzata.

Questi processi, poi, lavorano NON secondo i tempi del DAC, inseguendolo, ma sono asincroni, cioè ricevono dati dal server per come questo è in grado di inviarli e fino a che c’è ‘spazio’ nei buffer, per poi fermarsi e limitarsi ad inviare pacchetti via USB al DAC secondo il tempo stabilito dal bitrate e dal fluire, regolare, della musica.

La memoria de Lo Str@mbo è voluamente sovradimensionata, quindi tipicamente, per i primi 2/3 secondi il processo di input lavora un po’, poi, per il resto della durata del brano, si può tranquillamente staccare il cavo di rete e… continua a suonare, con un uso di risorse pari praticamente a 0.

Lavora in RAM, tanto quanto e meglio di un RAM DISK.

Il ‘costo’ è un leggero ritardo (qualche millisecondo) alla partenza del primo brano o se si cambia traccia con il fast forward, oltre ad una piccola ‘latenza’ che ai fini della riproduzione è del tutto ininfluente.

Sono tutti parametri che hanno una fondamentale importanza nel consentire quel funzionamento ‘fluido’ e realmente gapless di cui si parlava prima.

Perché succeda, esattamente come perché il cavo USB comporti variazioni del suono, è oggetto di discussioni infinite e non è del tutto chiaro, ma non perché sia ‘magia’.

Sia chiaro che stiamo parlando di differenze piccole, ma non nulle, quel tipo di differenze capaci di farci spendere cifre ben più importanti, nell’era dell’analogico o del CD.

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Qualcuno ha battezzato il fenomeno come “jitter causato dal software” e messo sul mercato un ‘rigeneratore’ USB, sono poi usciti isolatori galvanici, reclocker e diavolerie varie, tutte utili ma non risolutive.

Prevenire è meglio che curare, divertiti a selezionare Kernel diversi per lo Str@mbo e/o a giocare con i parametri di ALSA e ne sentirai delle belle.

Fallo, è istruttivo, anche se la USB dello Str@mbo è già di suo di alta qualità e per questo meno sensibile, molto dipende dall’interfaccia del DAC, che è dove i dati diventano musica, ‘cadenzati’ dal clock che porta a bordo.

Lo Str@mbo fa il possibile per ‘disturbarla il meno possibile’, di più non è lecito chiedere ad un network player.

Non voglio però svicolare la domanda che certamente ti stai ponendo:

Perché dovrei comprare lo Str@mbo quando potrei usare lo stesso software, gratuitamente, su un SOC da poche decine di euro?

La risposta è allo stesso tempo semplice e complicata:

Quella semplice è: Perché suona meglio

L’architettura Intel è decisamente più performante, ai nostri fini, di quella ARM e  tra le prime Atom è da evitare.

Il supporto dei sistemi operativi è certamente superiore e lascia più campo agli sviluppatori.

Magari tra qualche anno cambierà, ma oggi le prestazioni di queste macchine progettate per l’uso industriale sono davvero sorprendenti, costano più del doppio delle corrispondenti ad uso consumer nei loro scatolotti di plastica, ma valgono ogni centesimo speso.

Quella complicata è: Perché  suona certamente meglio, non ti serve diventare esperto di linux  e contribuisci a sostenere lo sviluppo di questi ed altri prodotti software che potranno migliorarne ulteriormente le già eccezionali prestazioni.

Certo, magari sei un guru di Linux ed hai tante cose da insegnarmi, in quel caso non ti serve nessun supporto, quindi ti consiglio vivamente di comprare la versione in Kit (disponibile da Maggio 2021) ed assemblarla da solo, il software è tutto open source e disponibile nei miei repository. 

 

Partecipando però da quasi vent’anni a diversi fora/ gruppi mi è capitato tantissime volte di imbattermi in persone che facendo da se hanno assemblato sistemi che magari suonano, ma sono ben lontano dalle prestazioni  massime ottenibili e magari poi se ne lamentano. Non c’è cosa che mi urta di più.

La versione installata, configurata e corredata dal nostro supporto individuale alla messa in opera è pensata per chi vuole godersi le prestazioni certamente superiori  che un buon Pc ben costruito e con un buon software è certamente in grado di fornire rispetto ai tanti streamer UPNP commerciali, senza doversi prendere una laurea in informatica prima. 

A questi ultimi lancio una sfida: Se ascoltando lo Str@mbo nel loro impianto, a confronto con qualsiasi meccanica CD ed a parità di DAC non decideranno di spegnere definitivamente il CD,  restituiamo i soldi spesi, è una promessa, ma non succederà, ne siamo sicuri.

Ultima nota, la stessa configurazione dello Str@mbo è utilizzata in prodotti che costano anche  30 volte tanto e NESSUNA è così completa, lo garantisco.

Ma adesso basta parole, lasciamo parlare la musica!

Marco Curti